La scrittura di Gogol’, semanticamente instabile, in bilico perenne tra reale e irreale, vero e falso, tra un’ottica microscopica e un’ottica telescopica, viene fatta risalire alla “scissione intellettuale e etica” che segna tutta l’esistenza dello scrittore. Nel partire da quanto dice Emile Benveniste a proposito del collegamento fra la conversione metaforica dei simboli dell’inconscio e le figure retoriche si considera lo stile frammentario di Gogol’, la sua predilezione per la realizzazione della metafora e, segnatamente, della sineddoche (pars pro toto) come una proiezione della sua personalità frantumata, che nega alla scrittura la stabilità di una forma definita. L’analisi del frammento Roma mette in luce come nell’antitesi Roma-Pari...